Associazioni di categoria

Risponde Marco Facchinelli: presidente Associazione Apicoltori Trento.

Intervista semi-strutturata realizzata faccia a faccia in data 12/12/08



D:L’associazione di categoria che rappresenta, è contrario o favorevole al reinserimento dell’orso bruno in Trentino? Perché?

R:Non siamo contrari al progetto Life Ursus. È chiaro che l’orso può provocare dei danni ed essere meno gradito in alcune zone del Trentino (Trentino occidentale, zone circostanti al parco Adamello Brenta, di Andalo e Molveno e poi le del Bondone e Terlago) sono però sufficienti alcune protezioni per limitare i danni come per esempio recinti elettrici di uso gratuito dalla Provincia. Sarebbe forse opportuno segnalare maggiormente gli spostamenti dell’animale. Complessivamente però ribadisco come la presenza dell’orso sul territorio non sia incompatibile con l’apicoltura e non ne rappresenti un problema. Viene anche utilizzato il simbolo del parco Adamello Brenta ( con all’interno la raffigurazione di un orso) per sponsorizzare il miele prodotto nelle zone circostanti al parco. Ci tengo a specificare che per noi apicoltori la minaccia più grande è costituita dai neonicotinoidi che, certamente, fanno più danni dell’orso. L’orso, altro luogo comune, non si nutre di miele ma di covatta delle api. Difficilmente inoltre provoca stragi di alveari ma si limita a distruggerne uno , due in una notte.

D:Che ruolo e che posizione ha avuto Lei e la sua associazione nel dibattito sorto in relazione al progetto?

R:Alla partenza del progetto non abbiamo avuto nessuna relazione oggi invece abbiamo una collaborazione attiva soprattutto relativa alla quantificazione dei danni. Abbiamo avuto contatti con il WWF Svizzera, quando jj3 si è recato in queste zone, per considerare se era davvero possibile fare apicoltura in presenza dell’orso.

D:Secondo Lei che tipo di immagine hanno i trentini riguardo l'orso bruno? E’ più diffusa una visione negativa, di predatore che uccide ecc o prevale invece una considerazione positiva riguardo la sua presenza sul territorio, (di animale ucciso in Baviera,vittima della cattiveria dell'uomo)...

R:Sono pochi gli apicoltori contro l’orso , in termini numerici sono sicuramente maggiori quelli che lo tollerano. E’ importante però creare un clima sereno e non paventare ansie e paure contro questo animale. La Provincia è stata sempre attiva e disponibile alle nostre richieste e puntuale nel risarcimento danni, abbiamo una costante collaborazione con il Servizio fauna di Trento.

D:Conosce il numero di plantigradi presenti sul territorio in seguito all'introduzione del progetto?

R:Credo ci siano circa una ventina di orsi sul territorio. Forse qualcuno in più.

D:Ormai è diverso tempo che il progetto è stato avviato. Considera il progetto come un'iniziativa condotta e gestita positivamente o invece da rivedere e deludente?

R:Tale giudizio credo possa essere espresso solo a conclusione del progetto. A tal proposito è necessario calibrare cosa tale progetto comporterà per il futuro e considerare anche gli effetti che in termini di immagine potrà portare.

D:Ritiene che la presenza dell'orso possa in qualche modo incidere, positivamente o negativamente, sul turismo della Provincia e delle zone limitrofe?

R:Credo che la presenza dell’orso possa incidere positivamente sull’immagine del Trentino e quindi turisticamente il progetto abbia dato dei risvolti positivi. È sufficiente considerare il numero di “cliccate” in internet che si sono registrate per osservare la presenza dell’orso sulle piste.

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