IN CHE COSA CONSISTE QUESTA CONTROVERSIA?

Da un punto di vista prettamente scientifico il progetto Life Ursus è ritenuto un successo, anche se è considerato fondamentale un monitoraggio articolato nel lungo periodo per poter giungere a valutazioni più precise in merito.
Si evidenzia inoltre l'importante rilievo attribuito alla reintroduzione da parte della comunità scientifica internazionale. Un esempio è dato dal fatto che nel 2005 la XVI Conferenza Internazionale sulla ricerca e sulla gestione delle popolazioni di orso si è tenuta a Riva del Garda, prima sede italiana della conferenza internazionale a cui hanno partecipato circa 400 esperti provenienti da 40 paesi diversi.
La reintroduzione dell'Ursus Arctos nella Provincia Autonoma di Trento è diventata un motivo di scontro da un punto di vista politico e sociale soprattutto a livello provinciale, anche se si segnalano dibattiti accesi anche su un piano internazionale, in particolare dopo il caso di uccisione dell'orso JJ1 in Baviera il 26 giugno 2006.
Le parole del presidente dell' International Bear Association Harry Raynolds, fanno capire molto bene a che cosa potrebbe portare il malcontento e lo scontro con la popolazione: " Il successo di iniziative di questo genere (reintroduzione di esemplari n.d.a ) dipende non solo dalle condizioni legate all’habitat naturale, ma anche dal grado di accettazione e dalla accettazione culturale da parte delle popolazioni residenti”
[.http://www.comune.rivadelgarda.tn.it/bollettino/2005/atnewsitem.2005-09-28.1825957655/]

Scontro Politico a livello provinciale :

La questione relativa alla presenza dell'orso è stata indubbiamente, nelle ultime due legislature (XII e XIII), uno dei temi caldi dell'agenda politica trentina.
L'opposizione di centro destra (in particolare con il partito della Lega Nord, di Forza Italia e Alleanza Nazionale) ha esercitato una costante pressione sulla maggioranza di centro sinistra rappresentata da Lorenzo Dellai, che fino ad ora ha sostenuto attivamente il progetto.
Vediamo le posizioni politiche in dettaglio:

Posizione della Lega Nord al progetto di reintroduzione (vedi anche nella sezione interviste la posizione di Diego Binelli in rappresentanza del partito)

La Lega Nord considera negativamente la reintroduzione dell'animale in Provincia perchè la sua presenza farebbe sorgere due ordini di problemi: problemi legati al mantenimento della pubblica sicurezza e un eccesivo peso sul bilancio provinciale. Il partito interviene con:
-ripetute interogazioni provinciali (tutti i testi delle interrogazioni provinciali sono reperibili al sito http://www.consiglio.provincia.tn.it/banche_dati.it.asp)
-manifestazione "per dire di no all'orso" tenutasi presso la sede del Parco Adamello Brenta di Strembo, sabato 30 agosto.
-tema frequentemente utilizzato in campagna elettorale per denunciare il presunto spreco di denaro pubblico della coalizione di centro sinistra rappresentata da Lorenzo Dellai.
-petizione popolare in corso.

Posizione del neonato gruppo politico Amministrare il Trentino, rappresentato da Nerio Giovannazzi, ex membro di Forza Italia, nelle provinciali del 9 novembre 2008 presentatosi autonomamente, rifiutando sia di sostenere la coalizione di centro destra che si presentava con Sergio Divina, sia la coalizione di centro sinistra, che riproponeva come leader polico per la terza volta consecutiva Lorenzo Dellai (vedi nella sezione interviste la posizione di Nerio Giovannazzi).

Amministrare il Trentino non è un gruppo contrario al progetto di reintroduzione, ma piuttosto alla modalità con cui tale progetto per ora è stato gestito.
Nerio Giovannazzi, leader del neonato gruppo politico, ritiene infatti che oggi tale iniziativa rappresenti una vera "limitazione della libertà umana" oltre che un costo di gestione troppo gravoso per la Provincia Autonoma di Trento. Il rappresentante del partito Nerio Giovannazzi è intervenuto con:
-Ripetute interrogazioni provinciali effettuate sia nella XII e sia nella XIII legislatura, quando era ancora un esponente di Forza Italia (al sito http://www.consiglio.provincia.tn.it/banche_dati.it.asp è possibile accedere ai testi delle interrogazioni provinciali)
-Petizione popolare con circa 6000 firme raccolte
-sondaggio sul sito internet http://www.neriogiovannazzi.it/
Posizione del gruppo politico dei Verdi e Democratici per il Trentino al progetto di reintroduzione (vedi anche nella sezione interviste la posizione dell'esponente dei verdi Roberto Bombarda)
Il Gruppo politico dei Verdi e Democratici del Trentino, facente parte della coalizione di centro sinistra, si è sempre contraddistinto per un forte sostegno al progetto Life Ursus. Secondo Roberto Bombarda, attualmente unico esponente dei Verdi ad essere riuscito, in seguito alle elezioni del 9 novembre 2008 ad entrare in Consiglio Provinciale, attraverso questa iniziativa si può avere concretamente la possibilità di salvaguardare una specie che da sempre si identifica con il territorio. Pertanto, sia nella XII che nella XIII Legislatura, i Verdi e Democratici del Trentino sono intervenuti con :
-interrogazioni provinciali per comprendere come si trova l'orsa in cattività e come promuovre il ripopolamento
-difesa degli attacchi al progetto mossi da alcune forze politiche
-promozione del progetto e necessità di insistere sulla comunicazione ai cittadini
"Crisi diplomatica" a livello internazionale

La crisi si verifica in occasione dell'uccisione, da parte delle autorità bavaresi, dell'orso JJ1 nell'agosto del 2006. L'uccisione del plantigrado viene attribuita alla pericolosità dell'animale, che in Baviera aveva mangiato pecore e altri animali, ma in ogni caso non aveva attaccato l'uomo.
Il Ministro dell'Ambiente Italiano allora in carica, Alfonso Pecoraro Scanio, ha considerato tale evento come una chiara violazione della Direttiva Europea Habitat che metteva in evidenza l'importanza di tutelare specie in pericolo di estinzione, tra cui l'orso bruno sull'arco alpino, per salvaguardare la biodiversità.
Dopo l'uccisione dell'animale il Ministro è intervenuto pretendendo spiegazioni da parte dei Ministri federali dell’Ambiente austriaco Josef Pröll e tedesco Gabriel Sigmar, e segnalando l'accaduto al Commissario europeo all’Ambiente Stavros Dimas. “Il Governo Italiano – sottolinea Pecoraro - non può che fermamente richiamare l’attenzione dei paesi europei interessati al rispetto dei principi di cui all’allegato 1 della Direttiva Habitat, e riconfermare l’opportunità che, indipendentemente da ogni protocollo per la gestione dell’orso, ci si attendeva un coordinamento più accentuato al fine di salvaguardare la vita dell’animale. L’Italia non può accettare che il controllo della popolazione alpina di orsi avvenga attraverso l’abbattimento di individui”
[ http://www2.minambiente.it/Sito/comunicati/2006/26_06_06_1.asp]


Mobilitazione da parte dei movimenti ambientalisti (vedi anche nella sezione Interviste)

In occasione della messa in cattività dell'orsa Jurka e dell'uccisione di JJ1 in Baviera saranno diverse le manifestazioni organizzate dal movimento ambientalista (vedi più approfoditamente alla sezione Uno e Trino ) che denuncia il comportamento delle autorità.
In particolare a livello provinciale, oltre ad essere intervenuti scendendo in piazza e attraverso una serie di petizioni popolari (consegna di 20.000 firme per la liberazione di Jurka), Anna Pilati in qualità di legale del movimento no alla caccia chiede l’avvio di indagini penali alla Procura di Trento per la "Violazione della norma di cui all’articolo 727, comma 2° del codice penale, che vieta la detenzione di animali, in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze. " informazioni al sito:

Il malcontento dei cittadini

I partiti politici che si dichiarano non favorevoli al progetto del reinserimento dell'orso bruno in Trentino (Lega Nord, An, Amministrare il Trentino) si considerano portatori di un disagio rilevato tra la gente, in particolare tra gli abitanti delle zone maggiormente interessate alla presenza dell'animale.
Per contrastare le critiche e fornire maggiori informazioni alla popolazione contrariata e spaventata dalla presenza dell'orso sul territorio, tra le altre iniziative la Provincia Autonoma di Trento ha promosso una serie di conferenze aperte al pubblico, ma in particolare rivolte alle categorie potenzialmente danneggiate dalla presenza del plantigrado. Qeste rientrano nell'ambito della campagna attiva fin dal 2003 Conosci l'orso bruno, curata dal Servizio Foreste e Fauna, in collaborazione con il Museo Tridentino di Scienze Naturali.
Considerando che un progetto analogo in Francia è fallito proprio per la posizione fortemente contraria degli allevatori ovino caprini, questo tipo di incontri, sommati ad una serie di piani finanziari di ammortizzazione e prevenzione dei danni, potrebbero rivelarsi utili per mantenere un contatto diretto sul territorio e rispondere così prontamente alle perplessità riscontrate dai cittadini.



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